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Cosa vuol dire davvero essere ambiziosi: la filosofia di Jim Rohn, mentore di Tony Robbins

by Francesco Iovenitti
22 minutes read

La parola ambizione è stata manipolata, sporcata, bistrattata in tutti i modi. Risultato? Oggi l’ambizioso viene percepito molto negativamente: una persona avida, pretenziosa, ossessionata dai soldi e dal successo. E pronto a tutto per ottenere ciò che vuole.

Una definizione che si discosta totalmente dal pensiero di Jim Rohn (1930-2009), celebre autore e oratore americano del secolo scorso (mentore di Anthony Robbins), che ha dedicato un intero volume al tema, dal titolo “Il potere dell’ambizione” (The power of ambition).

jom rohn

Secondo l’autore, l’ambizione è una forza molto potente che può portare alla realizzazione dei propri desideri: la vera ambizione è un “desiderio appassionato e disciplinato”, fondato su una mentalità solida costantemente votata a perseguire i propri obiettivi.

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Ma cosa significa “desiderio disciplinato”? Perché l’autodisciplina è così importante?

Jim Rohn approfondisce questo e molti altri temi nel libro, una vera e propria guida in 6 step per orientarsi in ogni sfera della vita, incanalando efficacemente la propria ambizione e aspirazione nella routine quotidiana.

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L’ambizione è un imperativo morale

Secondo Rohn l’ambizione è addirittura un imperativo morale. Per essere una brava persona devi essere ambizioso, devi provare a fare qualcosa di buono nella tua vita. Se non sei soddisfatto di come sei oggi, il tuo obiettivo deve diventare quello di tirarti fuori da lì (anche se ti trovassi, come diremmo noi oggi, nella tua zona di comfort) per poi migliorare la tua situazione lavorando su te stesso giorno dopo giorno.

Questo tipo di pensiero, che mira al continuo miglioramento, è alimentato dalla potenza dell’ambizione. Ecco, ad esempio, i possibili obiettivi di una persona ambiziosa:

  • fare di più per la propria famiglia;
  • prosperare in salute e ricchezza;
  • creare relazioni virtuose;
  • sviluppare i propri talenti.

Gli obiettivi possono essere declinati e stabiliti in base alle proprie condizioni personali e professionali. Ma come raggiungerli? Vediamo come ha fatto Jim Rohn, diventato milionario a soli 31 anni. Ecco i 6 punti fondamentali della sua filosofia, che ha dichiarato di aver seguito alla lettera per ottenere il successo.

N°1 – Prendi la tua direzione: conosci te stesso, preparati bene e stabilisci gli obiettivi da raggiungere

Il primo step è quello di conoscere te stesso, gnōthi sautón come affermavano nell’Antica Grecia. Devi capire chi sei, quali sono le tue inclinazioni, dove vuoi andare nella vita e quale direzione hai intenzione di imboccare in base alle tue peculiarità.

Nella prima fase devi accumulare più conoscenza ed esperienza possibili e delineare una tua precisa filosofia di vita che possa prepararti alle opportunità che verranno.

Devi porti costantemente domande del tipo:

  • ciò che faccio oggi mi fa avvicinare a ciò che voglio essere in futuro?
  • sto facendo i cambiamenti necessari ogni giorno?
  • cosa sto facendo che non funziona?
  • quelli che ho scelto sono miei obiettivi o obiettivi di altre persone?

Questa prima fase potrebbe non essere immediata e potresti aver bisogno di un po’ di pazienza. Non riuscirai a cambiare tutto in un attimo, ma di certo potrai acquisire subito, se vorrai, la giusta consapevolezza per iniziare a svoltare.

Per Jim Rohn, quindi, sono questi i due passi da compiere prima di stabilire gli obiettivi da raggiungere nella vita:

  • conosci te stesso: capisci chi sei e cosa vuoi fare della tua vita, costruisci una tua filosofia di vita e assicurati che le conclusioni siano frutto solamente delle tue riflessioni e non di quelle di qualcun altro;
  • preparati: sii pronto per le opportunità che ti capiteranno in futuro: preparati per l’incontro che indirizzerà la tua carriera, per il cliente che ti farà guadagnare una fortuna, per la persona con la quale costruirai una famiglia.

Come essere davvero pronti? Evitando di dire frasi del genere, ad esempio:

“Se fossi ricco gestirei il denaro nel migliore dei modi, ma al momento ho solo il mio stipendio e non so neanche dove finiscono i soldi”

Jim Rohn è convinto, al contrario, che le abilità sviluppate con una gestione oculata dello stipendio, per quanto basso, ti porteranno in futuro a gestire maggiori quantità di denaro. Prepariamoci bene allora, no?

Stabilisci gli obiettivi da raggiungere

obiettivi da raggiungere

Il prerequisito per individuare gli obiettivi è comprendere che il più grande valore non è cosa stai ottenendo, ma cosa stai per diventare. La domanda da porsi, quindi, è:

“Chi sto diventando?”Sto diventando la persona che devo essere in relazione all’obiettivo scelto.

E qual è il metodo per scegliere un obiettivo? L’autore ci suggerisce due step:

non scegliere obiettivi troppo piccoli: non andare dove le aspettative sono troppo basse o non avrai l’opportunità di migliorare; vai dove la pressione è più alta perché tu possa far crescere e sviluppare al meglio le tue competenze;

non fare compromessi: se non cresci nel percorso verso l’obiettivo, se per raggiungerlo la tua vita personale e familiare ne risente, se non ti rende felice la possibilità di ottenerlo, allora non ne vale proprio la pena.

N°2 – Responsabilità: come avere fiducia in sé stessi e fare affidamento su di sé

Il secondo step di Jim Rohn fa riferimento al concetto di self-reliance, approfondito anche dal celebre filosofo Ralph Waldo Emerson e difficilmente traducibile in italiano. Si potrebbe tradurre con “fare affidamento su di sé” e si lega ai concetti di responsabilità, indipendenza e fiducia in sé stessi.

Molto più semplice è descrivere il contrario di self-reliance: ad esempio, sperare in un futuro migliore tirando a campare, incrociando le dita, attendendo eventuali cambiamenti politici e “facendo passa a’ nuttata”.

Self-reliance: che cos’è e in cosa consiste

Cosa dovrai fare nella fase della self-reliance? Ecco i punti essenziali:

  • assumiti la responsabilità per la tua vita e per tutto ciò che ti accade;
  • sii consapevole che ogni cosa che ti accade ora è il risultato diretto delle tue azioni passate;
  • abbi fiducia in te stesso;
  • comincia a fidarti del tuo istinto;
  • impara dagli errori commessi in passato.

Cambia ciò che puoi cambiare e prenditi tutta la responsabilità per le tue azioni, non per quelle degli altri. Ti è mai capitato di fissare la sveglia alle 6.30, inizia a suonare e tu la disattivi e la rimandi di 10 minuti in 10 minuti fino ad arrivare alle 7.30 o alle 8? Immagino già la risposta.

Se rispettassimo e “onorassimo” questi semplici impegni quotidiani, ne potremmo beneficiare molto in termini di energia e fiducia in sé stessi nel resto della giornata.

Come afferma Jim Rohn, “i successi ricaricano la tua ambizione”: e non parliamo di enormi successi, ma anche solo di rispettare i piccoli impegni che abbiamo preso con noi stessi, come svegliarsi in orario, praticare una meditazione di 20 minuti, fare una doccia fredda e qualsiasi altra cosa inclusa nella nostra routine.

Il più grande sostenitore di te stesso sei proprio tu

Errori, ostacoli, problemi e stravolgimenti: per perseguire la tua ambizione dovrai esser pronto a tutto questo. Vediamo come:

  • preparati ad accogliere le delusioni e disillusioni che prima o poi accadranno, ma reagisci appena puoi;
  • non tormentarti per gli errori commessi, prendine coscienza e apprendi la lezione;
  • provaci finché non avrai escogitato un sistema efficace;
  • se ti è andata male, non aspettare che qualcuno ti consoli;
  • incoraggiati tu stesso, riportando alla mente ciò che ti ha spinto fino a lì;
  • visualizza i tuoi futuri successi;
  • riprendi in mano il tuo piano e torna a perseguire l’obiettivo step by step.

La disciplina si misura in grammi, i rimpianti in chili

N°3 – Disciplina: sviluppa la tua autodisciplina personale

autodisciplina personale

Se la conoscenza è potere e apre la strada al successo, perché spesso e volentieri non siamo all’altezza dei nostri obiettivi? Per Jim Rohn c’è una sola risposta: l’assenza di disciplina.

Infatti, come afferma l’autore nel libro:

“meglio della conoscenza c’è solo la disciplina che applica la conoscenza”

L’autodisciplina consiste proprio nell’applicazione delle conoscenze in chiave metodica e costante, studiando i risultati ottenuti e rimodulando eventualmente il nostro approccio.

Ma cos’è davvero la disciplina?

“La disciplina è la costante consapevolezza umana del bisogno di agire e l’atto cosciente da parte nostra di implementare quelle azioni”

Come sviluppare l’autodisciplina in 3 passi

“Non devo procrastinare! Questa volta no, oggi lo faccio così mi tolgo il pensiero e sto a posto con la coscienza!”

Quante volte te lo sei detto? E quante volte hai rimandato cose che avevi programmato? Il nostro dialogo interno può essere così contraddittorio da tendere anche all’autosabotaggio, perché a volte i nostri obiettivi sono troppo poco stimolanti o per nulla allineati alla nostra personalità.

Se vuoi diventare disciplinato, affidati ai 3 passi di Jim Rohn:

  • la vera disciplina non è l’opzione più facile: alzarsi alle 10 è più facile che stare in piedi all’alba, guardare la tv è più semplice che leggere un libro, fare abbastanza è più facile che fare tutto. Come diceva Dostoevskij:

“Ci sono centinaia di giovani che morirebbero per la verità, ma ce ne sono pochi che passerebbero cinque anni a studiare per capire cos’è davvero la verità”

  • la disciplina è un’attività full-time: l’autodisciplina che ci fa svegliare alle 5 o alle 6 di mattina ha la stessa identica matrice dell’autodisciplina che ci condurrà al successo negli affari, ci spingerà a lavare e asciugare i vestiti e a mantenere la casa pulita. Le cattive abitudini di una qualsiasi sfera della nostra vita prima o poi distruggeranno l’autodisciplina delle nostre sfere prioritarie (denaro, business, famiglia, etc.);
  • per ogni sforzo disciplinato otterrai molteplici ricompense: questa è la classica legge del “chi semina raccoglie”. Se sarai in grado di dare molto, potrai ricevere molto di più di quello che ti aspettavi.

N°4 – Lavoro: come mettersi in proprio con coraggio e creatività

Jim Rohn sottolinea l’importanza di avere iniziativa imprenditoriale per creare sempre nuove opportunità per noi e per gli altri. Una persona ambiziosa e intraprendente, infatti, vede opportunità in tutte le sfere della vita, agendo con coraggio e creatività:

  • coraggio: va controcorrente, impone una visione diversa ed è capace di stare da solo al comando;
  • creatività: approccia al mondo in maniera differente, approfitta di ogni occasione e la gira a proprio vantaggio.

Essere intraprendenti non significa solo saper fare soldi: vuol dire anche star bene con sé stessi e apprezzarsi pienamente, condizione ideale per trovare opportunità interessanti e fare la differenza in futuro.

Ecco le tecniche creative dell’autore per mantenere il focus e arrivare agli obiettivi:

  • pensa con la penna in mano: struttura una roadmap su carta, analizza il tuo percorso, risolvi i problemi e riconosci quello che funziona e non funziona;
  • sviluppa la tua abilità di brainstorming: utilizza le sessioni di gruppo di brainstorming per far emergere le migliori idee tramite libera associazione di pensieri. Per una sessione efficace ogni partecipante deve liberarsi del proprio ego e non aver paura di esprimere idee apparentemente stupide;
  • immagina soluzioni stravaganti: anche le proposte più inappropriate possono condurre alla reale soluzione del problema;
  • utilizza scarabocchi, diagrammi di flusso e formule;
  • accedi a un’infinità di informazioni: consulta le informazioni su web, libri, riviste per reperire studi, statistiche, bollettini e migliaia di altri dati;
  • impegnati a imparare: affina i tuoi interessi nelle due principali aree per un imprenditore: la vita e le persone. Impara tutto ciò che puoi su impresa, ricchezza, felicità, salute, spiritualità e fede.

L’unica cosa che può fermarti è la paura, con la sua schiera di nemici: indifferenza, indecisione, dubbio e preoccupazione.

“L’unica cosa di cui aver paura è la paura stessa”

Franklin D. Roosevelt

N°5 – Collaborazione: come comunicare bene con gli altri

come comunicare bene con gli altri

Collaborare con le altre persone è una delle attività più appaganti per un essere umano. Tuttavia, per farlo nel migliore dei modi, è necessario mostrare delle qualità fondamentali:

  • gentilezza: è un investimento negli altri che ti verrà restituito in abbondanza. Quando sei gentile con una persona la fai sentire importante e la valorizzi, lei ricambierà;
  • sensibilità: sii sensibile ai problemi delle altre persone (anche dei tuoi dipendenti), cerca di aiutarle andando alla radice del problema, evitando però di essere troppo invadente;
  • identificazione: condividi le tue esperienze e la tua filosofia di vita. Quando una persona si identifica con te, sei riuscito a creare un ponte e hai posto le basi per fondare una relazione solida e duratura.

Nell’attività di collaborazione professionale è fondamentale lavorare su due fronti: lo sviluppo della propria abilità comunicativa e la creazione di un networking efficace e strutturato.

Saper comunicare con gli altri in 8 punti

  1. Di’ solo cose che valga la pena di dire
  2. Dille bene: le persone devono capire che ciò che dici può portar loro beneficio
  3. Comunicale con sincerità: la miglior comunicazione avviene quando entrambi gli interlocutori sono sinceri
  4. Ripeti e metti in pratica le tue abilità comunicative
  5. Sii breve e conciso: più conosci le cose, più riuscirai a essere conciso ed efficace con le parole
  6. Crea il tuo stile comunicativo
  7. Amplia il tuo vocabolario: se riesci a usare un vocabolario con molte parole, la tua visione nella vita sarà più ad ampio raggio
  8. Cerca di capire chi ti sta di fronte: osserva bene i tuoi interlocutori e cerca di intuire se ti stanno capendo, se sono interessati o se devi cambiare tono.

Networking lavoro: i 6 step per ampliare la tua rete professionale

  1. Crea un networking in cui ci sono vantaggi per ambo le parti
  2. Mantieni sempre i contatti con messaggi, chiamate o mail
  3. Esprimi gratitudine e apprezzamento per l’altra persona
  4. Cerca di limitare il rapporto alla sfera esclusivamente professionale
  5. Ricorda a che punto della carriera si trova il tuo contatto: sii empatico, condividi i tuoi risultati, aiutalo nella sua crescita professionale;
  6. Impara a lavorare insieme agli altri.

Si raccoglie ciò che si semina

N°6 – Riconoscimento di sé: apprezza te stesso e i risultati raggiunti

E infine arriva il momento di riconoscere di aver raggiunto degli obiettivi e proprio il fatto di apprezzare sé stessi e i risultati ottenuti ha il potere di riaccendere continuamente il fuoco dell’ambizione.

Infatti, come afferma Rohn:

“Il successo è il progresso costante verso il raggiungimento dei tuoi obiettivi personali, pianificati da te, non dall’ultimo bestseller o da qualche filosofia imposta da altre persone”

Inoltre, l’autore ci dà una dritta su come distinguere una persona di successo da una che non ha ottenuto risultati nella vita. La sfera più importante di tutte è la gestione del tempo: tutte le persone hanno a disposizione 24 ore, ma poche persone le gestiscono al meglio. Le persone di successo ci riescono. Questi sono 3 punti da tenere a mente:

  • accetta consigli, non ordini: non replicare alla lettera i consigli degli altri su come gestire il tempo, potrebbero non essere adatti alla tua situazione. Prova tutto, ma fallo a modo tuo;
  • fai un passo indietro e alleggerisciti dagli impegni: se lavori 14 ore al giorno e non hai mai tempo per giocare con i tuoi figli, potresti aver bisogno di rimodulare le priorità e concedere più spazio alla tua famiglia sacrificando un guadagno extra;
  • mantieni la concentrazione quando lavori: se sei a lavoro, concentrati solo sul lavoro. Se sei in spiaggia, goditi la spiaggia. Se ti trovi a lavoro e pensi alla spiaggia, sarai poco produttivo, perderai più tempo e avrai bisogno di più ore per fare il tuo lavoro.

“8-10 ore al giorno per 5-6 giorni a settimana bastano e avanzano per lavorare bene”

Jim Rohn: frasi e citazioni più importanti

“La vera ambizione è un desiderio appassionato e disciplinato”

“Impara dai segreti degli altri”

“La vita riserva i suoi tesori a chi li merita, non a chi ne ha bisogno”

“La chiave di tutto è essere preparati”

“La chiave per il successo è una disciplina ben pianificata e praticata ogni giorno”

“L’essenza della vita è la crescita”

“La ricompensa immediata per non aver disciplina è una bella giornata in spiaggia. La ricompensa futura per aver disciplina è diventare proprietari di quella spiaggia”

“La disciplina che ha più valore è quella che tu imponi a te stesso”

“Se vuoi attrarre davvero persone di qualità, diventa tu stesso una persona di qualità”

Biografia Jim Rohn: i fatti salienti della sua vita

James Rohn nasce a Yakima, nello stato di Washington, nel 1930 e cresce come figlio unico nella fattoria dei genitori in Idaho.

Dopo le esperienze di lavoro presso Abundavita e Nutri-Bio, società di vendita diretta, Rohn inizia a tenere seminari di crescita personale: nel 1963, all’età di 33 anni, si esibisce nel suo primo seminario pubblico al Beverly Hills Hotel.

In seguito, Jim Rohn terrà centinaia di altri seminari negli Stati Uniti in oltre 40 anni di carriera, raccontando la sua storia e la sua filosofia di vita improntata a una costante crescita personale.

Negli anni ’70 fece anche da mentore a un giovanissimo Anthony Robbins, uno dei più celebri speaker motivazionali degli ultimi 30 anni in USA.

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