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Padre ricco padre povero di Kiyosaki: come fare soldi partendo da zero e restare ricchi per sempre

by Francesco Iovenitti
18 minutes read

Non è un’esagerazione o un titolo acchiappa clic. Sin dalla prima pagina del libro, Robert Kiyosaki parla in modo schietto di temi seri e scottanti (soprattutto qui in Italia) come soldi, guadagni e investimenti, anche partendo da zero sul conto.

Tuttavia, la domanda viene spontanea. Un volume come Padre ricco padre povero, pubblicato nel lontano 1997, che parla essenzialmente di come fare soldi partendo da zero e restare ricchi per sempre, può essere ancora considerato una guida affidabile in un mondo stravolto, rimodellato e sopravvissuto all’11 settembre, alla crisi economica del 2008, all’avvento di internet, dei social network e alla pandemia?

La risposta cercheremo di trovarla in questo approfondimento, o quantomeno proveremo a seguire tracce e indizi raccontando in breve il contenuto e i capisaldi del noto libro di Kiyosaki.

Padre ricco padre povero: “trama” (in breve)

Ma qual è la “trama” di Padre ricco padre povero, uno dei libri di crescita personale più noti al mondo, con oltre 30 milioni di copie vendute? Come ha fatto a guadagnarsi e a mantenere le luci della ribalta per così tanto tempo?

In realtà è stato merito di una “trama” molto efficace: l’autore scrive in prima persona la sua esperienza di crescita finanziaria da zero, da quando era un bambino di soli 9 anni. Potremmo definirlo una sorta di “romanzo di formazione”.

Robert ci racconta nei dettagli la nascita e lo sviluppo della sua educazione finanziaria, ricevuta non dal suo padre naturale (padre povero), bensì dal padre del suo più caro amico (padre ricco), che divenne per lui come un secondo genitore.
Dichiara di aver appreso tutti i segreti della finanza personale, della libertà finanziaria, della contabilità e le dinamiche generali dell’economia mondiale dal suo padre acquisito, quello ricco per intenderci.

Padre ricco e padre povero: qual è la vera differenza?

Cosa distingue nettamente i “due padri” di Robert? L’autore afferma che la differenza risiederebbe esclusivamente nella mentalità, o mindset, riguardo alla gestione del denaro e del patrimonio. Osserva la tabella qui sotto.

Padre Ricco

Padre Povero

Istruzione

Abbandona la scuola a 13 anni

Laureato con dottorato alla Stanford University

Lavoro

Imprenditore e guadagna molto

Professore universitario e guadagna molto

Patrimonio

Oltre 10 milioni di dollari

In perenne difficoltà economica

Fine carriera

Uno degli uomini più ricchi delle Hawaii, i figli ereditano un patrimonio enorme e diversificato

Pensione da professore statale, lascia ai figli tasse e debiti da pagare

La prima volta che lessi questo rimasi a bocca aperta.

Ero disorientato: siamo spinti continuamente a cercare il posto fisso e poi si finisce così, tristemente, come il “povero padre povero”? Compie il percorso prestabilito e alla fine resta a bocca asciutta, senza risparmi da lasciare in eredità, con la pensione garantita ma con tasse su tasse da pagare dopo 40 anni di duro studio e lavoro? Ebbene sì.

Qui si va oltre l’educazione finanziaria: parliamo di un nuovo approccio mentale al denaro, “quello dei ricchi”, che rifugge la paura del fallimento e di perdere soldi, introducendo il concetto di rischio calcolato degli investimenti.

Questo è solo l’incipit del libro: sei pronto a scoprire le 6 lezioni impartite a Robert dal padre ricco? Allora partiamo!

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Lezione 1 – “Il denaro non dorme mai”: i poveri lavorano per i soldi, i ricchi lasciano che i soldi lavorino per loro

“Studia molto così troverai un’ottima azienda per cui lavorare”

Il padre povero parlava così a Robert Kiyosaki. Ti ricorda qualcosa? Forse anche il tuo ti riempiva la testa con questi concetti?

Robert è riuscito a schivare questi insegnamenti, alimentando la sua giovane mente con i precetti del padre ricco.

  • “Studia molto così troverai un’ottima azienda da acquistare”
  • “I poveri lavorano per i soldi, i ricchi lasciano lavorare i soldi per loro”
  • “Impara a gestire il rischio”
  • “Impara come scrivere solidi piani finanziari e business plan”
  • “Impara come creare posti di lavoro”
  • “Il denaro è potere”

Da queste frasi, si percepisce un mindset diverso, un’impronta che si discosta dal classico paradigma “Studio – Lavoro – Pensione”.

Cosa vuol dire, però, che il denaro lavora per noi?

Questo è il concetto fondamentale dell’intero libro. Il padre ricco sostiene che ogni persona dovrebbe imparare a padroneggiare il potere del denaro senza averne paura o esserne schiavo, iniziando a scoprire le forme di investimento che possono far lavorare (e moltiplicare) i soldi al posto nostro, perché “il denaro non dorme mai”.
Un dipendente che attende il suo stipendio ogni mese, lavora per i soldi e ne è schiavo. Spesso quella rappresenta l’unica entrata mensile ed è legata solo a fattori esterni (se l’azienda fallisce rimane a zero).

“Il posto di lavoro è una soluzione a breve termine per un problema a lungo termine”

La gente comune pensa a pagare le tasse e le spese del mese corrente e si reca a lavoro proprio per guadagnare i soldi con cui le salderà. Il denaro, quindi, controlla la loro vita.

Il segreto, per il padre ricco, è svincolarsi dall’abitudine di dipendere finanziariamente dagli altri (settore pubblico o privato che sia) e costruirsi da soli la propria fortuna, utilizzando il denaro in proprio possesso per farlo moltiplicare tramite diversi tipi di investimento (che conosceremo nelle prossime lezioni) e scoprendo gradualmente la grandezza di questo potente strumento (con lo studio dei principi base della finanza).

Lezione 2 – Come uscire dai debiti? I poveri acquistano passivi, i ricchi comprano attivi

“Non conta quanti soldi fai, ma quanti ne mantieni”

Credi che siano i soldi a risolvere i problemi? Il padre ricco è di altra opinione. I tuoi problemi puoi risolverli solo sviluppando una qualità: l’intelligenza finanziaria.
Quante volte hai sentito storie di vincitori della lotteria che hanno dilapidato in pochi anni il proprio patrimonio?

Per quale motivo? Perché i soldi senza intelligenza finanziaria fanno presto a dileguarsi!
Per essere davvero ricco devi imparare l’ABC finanziario, che non apprenderai mai in alcun istituto scolastico. Hai mai frequentato un corso sui soldi a scuola? Ovviamente NO.
Tutti i ragazzi si diplomavano senza basi finanziarie, mentre Robert apprendeva dal suo padre ricco i concetti basilari di ragioneria, contabilità e finanza.

“Disimpara e torna bambino”: cosa sono gli attivi e i passivi

Per diventare ricco devi saper fare solo una cosa: distinguere gli attivi dai passivi.

Pensi sia facile? Il padre ricco dice che è una cosa semplice, non facile. E molti di noi non sanno ancora quale sia la differenza. Vediamo nel dettaglio.

STATO PATRIMONIALE DI UNA PERSONA RICCA (MODELLO)

Attivi

Passivi

Rendite di investimenti immobiliari

Mutui

Azioni

Prestiti personali

Obbligazioni

Carte di credito

Fondi comuni di investimento


Proprietà intellettuali

La gente compra delle cose pensando che siano attivi, invece molto spesso si ritrova tra le mani passivi di difficile gestione. Per distinguere devi fare i tuoi conti e leggere i numeri correttamente.

“Se vuoi arricchirti devi saper leggere e capire i numeri”

Gli attivi ci mettono i soldi in tasca. I passivi ci tolgono i soldi dalle tasche.

Molto semplice e diretto. Questo afferma il padre ricco, spiegando che per interpretare i numeri nel modo giusto, è necessario acquisire un’istruzione finanziaria sia letteraria, sia matematica.

Questi sono i classici step di un giovane che inizia a lavorare:

  • riceve lo stipendio mensile (già tassato alla fonte);
  • inizia a risparmiare;
  • acquista un’auto nuova con rata del finanziamento da pagare ogni mese (passivo);
  • accende il mutuo per la prima casa e paga la rata ogni mese (passivo);
  • paga le tasse sull’immobile ogni anno (passivo);
  • paga arredamento per la casa una tantum (passivo).

Ho elencato solo i passivi più comuni, ma avrei potuto continuare.
Le persone pensano ancora che la prima casa sia un investimento, mentre di fatto è una spesa ricorrente mensile che ti porterà a possedere realmente la casa, forse, solo quando sarai in età avanzata.
L’auto nuova, appena mette le ruote fuori dall’officina, perde circa il 25% del suo valore.

Morale della favola? La cosa che fa davvero la differenza è il modo in cui spendi i soldi che guadagni e la soluzione non è certo un aumento di stipendio di 300 euro!
Le persone, senza alcuna educazione finanziaria, si fanno dominare dal denaro e, che guadagnino 1500 o 1800, la sostanza non cambierà.

Ma il padre ricco non dice affatto che l’acquisto di una casa sia sbagliato di per sé.

Vuoi comprarti la villa dei tuoi sogni? Ok, legittimo: ma prima dovrai acquistare dei beni attivi che generino il cashflow necessario per pagarla. Solo così potrai permettertela davvero.

Lezione 3 – Pensa ai tuoi investimenti: i ricchi badano al proprio business

La maggior parte delle persone lavora per gli altri e non si concentra mai sui propri affari:

  • stato > tasse
  • capo > aumento fatturato azienda
  • banca > mutuo

Secondo il padre ricco, i problemi finanziari derivano dal fatto che le persone lavorano per tutta la vita per qualcun altro, non si occupano mai dei propri affari e alla fine della giornata non resta nulla, tranne lo stipendio prestabilito.

Il punto da comprendere è che “la professione è diversa dagli affari”. Intraprendendo il mestiere per cui si è studiato a lungo, ci si dimentica dei propri affari, unica via per essere finanziariamente sicuri.
Per ovviare alla scarsità di denaro, molte persone si impegnano a trovare un lavoro meglio pagato, un secondo impiego o a richiedere un aumento. Il problema, però, è che questi guadagni integrativi, che andranno a rimpolpare il reddito, saranno utili solo se contribuiranno all’acquisto di attivi che generino rendite!

“Mantieni il lavoro, ma compra attivi!”

Quali sono le tipologie da includere negli attivi?

  1. Affari che non richiedono la tua presenza: li possiedi ma sono gestiti da altre persone, se devi lavorarci non è un affare!
  2. Azioni
  3. Obbligazioni
  4. Fondi comuni di investimento
  5. Immobili o proprietà fondiarie che producono rendite
  6. Cambiali attive
  7. Diritti d’autore su opere d’ingegno, musica, sceneggiature, etc.
  8. Qualsiasi cosa con alto valore, che produca reddito, si rivaluti e abbia già mercato

Lezione 4 – I ricchi usano le aziende per pagare meno tasse

No, Robin Hood non era così buono e virtuoso. Per il padre ricco, rubare ai ricchi per dare ai poveri non è una buona idea.
Nel mondo di oggi, la mentalità dei sostenitori di Robin Hood si può riassumere nello slogan:

“Tassiamo di più i ricchi per dare di più ai poveri”

Sembrerebbe un gioco da ragazzi, e invece i ricchi riescono ad eludere o ridurre le tasse tramite strategie legali, mentre saranno le tasse del ceto medio a sostenere le classi più povere.
E quale sarebbe lo scudo dei ricchi anti-tasse? Per il padre ricco è ovvio: l’azienda.

Che cos’è l’azienda?

L’azienda, secondo Kiyosaki, è un documento che crea un istituto legale amorfo, con una fondamentale funzione di protezione.

Infatti, l’aliquota sui proventi aziendali è inferiore a quella sui redditi individuali ed è anche possibile sostenere alcune spese utilizzando il denaro non ancora tassato in pancia all’azienda. Ecco due dei vantaggi di avere un’azienda:

  • benefici fiscali: un dipendente guadagna, viene tassato e cerca di vivere con quello che resta; un’azienda guadagna, spende tutto ciò che può e viene tassata solo su quello che resta;
  • protezione giudiziaria: i ricchi controllano tutto ma non possiedono nulla.

Si vogliono punire i ricchi? Loro non solo si adeguano, ma reagiscono con strategie complesse e legali, trovando modi di minimizzare gli ostacoli fiscali.

E allora, qual è la soluzione per noi? La strada dell’indipendenza finanziaria!
E come si ottiene? Questi sono i 4 settori da sviluppare:

  1. contabilità: impara l’ABC finanziario, sviluppa capacità di leggere e capire la contabilità, individuando punti di forza e debolezza di ogni impresa economica;
  2. investimenti: impara la scienza del denaro che produce denaro; 
  3. mercati: impara la scienza della domanda e dell’offerta, apprendi gli aspetti tecnici dei mercati, fondati su principi generali e influenzati dall’emotività;
  4. legge: approfitta di esenzioni fiscali e protezioni legali riservate all’azienda per riuscire ad arricchirti nel minor tempo possibile.

Lezione 5: i ricchi inventano i soldi

Non sempre sono i più intelligenti o i più istruiti a diventare ricchi, anzi. Spesso i più ricchi al mondo sono solo i più coraggiosi. Per quale motivo?
Il genio finanziario, per Kiyosaki, è un mix di conoscenza tecnica e coraggio. Se il livello di paura è troppo elevato, il coraggio viene meno e il genio viene soppresso. Devi imparare a prendere rischi calcolati grazie alla tua intelligenza finanziaria.

“Preferisci preoccuparti per un mancato aumento di stipendio o emozionarti al pensiero di fare milioni?”

Kiyosaki sostiene che i ricchi riescono ad accrescere i propri guadagni usando la creatività finanziaria, il cosiddetto QI finanziario: tre secoli fa la vera ricchezza era la terra, oggi sono le informazioni.

E la persona che ha le informazioni più aggiornate possiede la ricchezza.

Lezione 6: I ricchi lavorano per imparare, non lavorano per i soldi

A scuola e a lavoro ci si orienta verso una continua specializzazione: per guadagnarsi un bel voto, una promozione o un aumento di stipendio.

Il padre ricco, al contrario, diceva che “fosse necessario conoscere un po’ di tutto”.

Kiyosaki racconta che, seguendo il consiglio del padre ricco, per anni lavorò in diversi settori all’interno dell’azienda, per comprendere il linguaggio utilizzato nei reparti specifici e apprendere alcune competenze per osmosi.

Per il padre povero, la cosa più importante era avere un posto di lavoro sicuro.

Per il padre ricco, la cosa più importante era imparare.

Apprendere, in particolare, l’abilità di gestire:

  • il cashflow (o flusso di cassa);
  • i sistemi;
  • le persone.

Padre ricco padre povero: frasi e citazioni da ricordare

“Il bello dei soldi è che lavorano 24 ore su 24, anche per le generazioni successive”

“Non conta quanto denaro si fa, ma quanto se ne mantiene”

“I ricchi comprano attivi, i poveri hanno solo spese, la classe media acquista passivi che pensa siano attivi”

“Se un dollaro entra nella colonna degli attivi, lo considero come un mio dipendente”

“I ricchi comprano beni di lusso come ultima cosa, poveri e classe media come prima”

“Il cashflow (flusso di cassa) racconta la storia di come una persona gestisce il denaro”

“Una persona può avere un’istruzione di alto livello, successo professionale ed essere analfabeta dal punto di vista finanziario”

“Il tuo genio finanziario richiede sia la conoscenza tecnica, sia il coraggio”

“L’attivo più potente che abbiamo è la nostra mente. Se ben allenata, può creare enormi ricchezze”

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